martedì 1 settembre 2020

LA FIERA DEL PETTORUTO - E' stata mai annullata?


 A QUANDO RISALE LA FIERA DEL PETTORUTO?

La Fiera del Pettoruto fa parte della nostra identità culturale, si svolge in località Piano della Fiera (appunto) sin da tempi remoti, collocabile all'età greca e romana. (Emilio Gabba) Infatti, le fiere ed i mercati, già a partire dall'età greca-arcaica si svolgevano immediatamente fuori dai centri abitati e in prossimità di un santuario extra-urbano, che solitamente sorgeva lungo le vie di comunicazione. La fiera aveva per gli antichi un significato socio-economico molto importante: era un momento di incontro e di aggregazione tra i diversi popoli ed era opportunità di commercio e scambi economici. Quello che avviene ancora oggi a distanza di molti secoli.  
In età bizantina (IX-X secolo) il calendario era basato sull’Indizione”, cioè, il periodo utile al pagamento di tasse e tributi, cui nessuno sfuggiva, nemmeno lo stesso Imperatore da qui il modo di dire che si usa in politica “fiscalismo bizantino”, proprio ad indicare l’inflessibilità e la severità di quel sistema.
L’Indizione aveva inizio il 31 Agosto fino al 15 Settembre, la Fiera della Madonna del Pettoruto si colloca, infatti, dall’uno all’otto della “Prima Indizione”. (Filippo Burgarella)
Il popolo si riuniva ancora, a distanza di 14 secoli, in età bizantina, appunto,  in quella spianata, che noi oggi chiamiamo “Piano della Fiera”e li si incontravano compratori e venditori, si vendevano i  propri prodotti in modo da incassare il denaro necessario per pagare le tasse e fare acquisti per la famiglia che doveva affrontare l’inverno ormai alle porte.
È chiaro, dunque, che la Fiera non è stata sempre dedicata alla Madonna: in età greca era dedicata alla dea Era, signora dell’Olimpo e sposa di Zeus. La politica greca per il controllo del territorio era basata proprio sul sistema di santuari extra-urbani intitolati a Era, protettrice della famiglia o a Demeter, protettrice della terra, dei raccolti o, ancora, ad Artemis, signora dei boschi, degli animali. In età romana e altomedievale alle divinità maggiori come Giunona (Era per i Greci), Diana (Artemis) e soprattutto Mercurio (Hermes).
In età bizantina la fiera era dedicata a Agios Sozon (San Sozonte), protettore di Ag. Sostis (San Sosti) di cui l’attuale centro abitato porta il nome.

  Icona di Agios Sozon proveniente da Atene (Donazione, Angela Romolo)



Questo era un fanciullo che viveva in Cilicia, una provincia dell’Impero Romano d’Oriente (attuale Turchia) e martirizzato il l’8 Settembre del 305 sotto l’Impero di Massimiano.
Durante il periodo dell’iconoclastia (la distruzione della immagini sacre e la persecuzione di tutti coloro che le veneravano) scatenata da Leone III Esaurico nel 717, migliaia di persone fuggirono dalla Grecia e trovarono rifugiarono in Italia Meridionale e in Sicilia, tra questi vi erano molti monaci che, giunti in Calabria fondarono grandi monasteri e cenobi. Quelli che si stabilirono sul nostro territorio fondarono il monastero intitolato ad Agios Sozon, (i cui ruderi si conservano in località Badia) il loro Santo protettore, e il centro abitato ne prese il nome: Agios Sostis.


Alla fine dell’XI secolo il Kastrum di Agios Sostis finisce in mano normanna come il resto della Calabria, così, i Normanni (i Vichinghi proveniente dalla Normandia), convertiti ormai al Cristianesimo e nemici giurati dei Bizantini, cercarono di cancellare ogni traccia del rito Bizantino(tuttavia senza risultato), proibendo la festa e la Fiera in onore di Ag. Sozon, intitolandole alla Madonna del Pettoruto.



E' stata mai annullata la fiera del Pettoruto? 

Nel corso dei secoli la fiera fu annullata due volte: 

- Nel 186 a.C. venne emanato il Senatus Consultum de Baccanalibus Ordnibus che vietava ogni manifestazione che potesse creare disordine pubblico, quali riti religiosi non tollerati, fiere e mercati legati a queste tradizioni di origine orientali.

- Nel 32 a.C. fu emanata la Coniuratio Italiae et Provinciarum che conferiva ad Ottaviano Augusto i poteri straordinari in vista della guerra civile contro Lepido e Marco Antonio. Era una sorta di chiamata alle armi contro i nemici di Roma, ragion per cui si sospendevano tutte le attività e manifestazioni che avrebbero potuto creare disordini. 
Dopo 2000 anni, la nostra fiera viene di nuovo annullata, questa volta non per volontà politica o problemi di ordine pubblico, bensì a causa di un male di proporzioni planetarie: la pandemia da Covid-19. Ma la fiera del Pettoruto non è annullata per sempre, ritornerà in "tempi migliori" con più slancio e vigore perchè fa parte della nostra vita, della nostra identità di Sansostesi.
Un popolo che dimentica le proprie origini è come un malato mnemonico, cioè, un soggetto afflitto da grave patologia cerebrale che ha comportato la perdita della memoria. Egli no sa più chi è, non ricorda nulla del suo passato, tutta la sua vita precedente è stata cancellata. Come potrà pianificare e costruire il suo futuro?
Conservare gelosamente la nostra fiera millenaria è una priorità