lunedì 8 febbraio 2021

CHI E' STATO L'ULTIMO FARAONE EGIZIANO? Non fu Cleopatra l'ultimo faraone egizio.


Circa 4000 anni, è questa la durata della civiltà Egiziana. 

Ma con eccessiva semplificazione i testi didattici pongono la fine dell'impero egiziano al 12 a.C. con la morte di Cleopatra VII Filopàtore. In realtà non è assolutamente così: Cleopatra, celebrata in diversi film Hollywoodiani, aveva poco a che vedere con gli antichi Egizi. Apparteneva alla stirpe tolemaica, di origine greco/macedone. Quando Tolomeo, generale di Alessandro Magno si proclamò re d'Egitto diede vita alla dinastia tolemaica della quale Cleopatra fu l'ultima regina. Non Egiziana, ma greca, ecco le origini di una delle regine più famose della storia di tutti i tempi. Ma chi fu l'ultimo vero Faraone Egiziano? Il suo nome era Pesemetjek, figlio di Amasi. Sesto Africano, storiografo romano vissuto nella seconda metà del II sec. d.C. erroneamente lo chiama Psammecherites, confondendolo però con il suo scriba ufficiale, attribuendogli circa un anno di regno. Manetone, storiografo e scrittore vissuto in Egitto verso la fine del IV sec. a.C. restituisce a Pesemetjek la sua vera identità e la sua storia. Sale al trono nel 530 a.C. all'età di circa 17 anni in un momento storico particolarmente difficile per l'Egitto, segnato da oltre 100 anni di guerre civili e lotte per il potere. Ragazzo colto e molto istruito, aveva ricevuto una ferrea disciplina militare dal generale  e suo protettore Horembhet. "Figlio di Ra - Colui che regna sul giunco e sull'ape", furono questi gli appellativi dell'ultimo faraone egiziano. Appena assunto il potere, nel popolo si accese una nuova speranza, il figlio di Ra venuto per salvare l'Egitto "dai Barbari Persiani".Ma l'Egitto non era più quello di Tutankhamon o di Sethi I, l'esercito non era più quello di Ramses II; non avrebbe mai potuto reggere allo scontro con un esercito nemico di 500 mila uomini, ma il giovane faraone non aveva nessuna intenzione di arrendersi e abbandonare il suo popolo. Nel 529 a.C., nonostante di gran lunga inferiore di numero l'esercito egiziano comandato dal giovane faraone in persona riuscì a respingere il primo attacco persiano infliggendo considerevoli perdite nelle fila nemiche. L'esercito persiano guidato da Ciro II dovette rinunciare al progetto di conquista e ritirarsi a Babilonia, pochi mesi dopo Ciro II muore per le ferite riportate in battaglia. Sale al trono come unico re di Persia il figlio Cambise II che riprende il progetto del padre, con il suo esercito dirige contro l'Egitto. Ma il giovane Pesemetjek nel frattempo aveva reclutato un grande esercito e ben motivato, incoraggiato dal valore e dal coraggio del suo Faraone. Le prime vittorie volsero tutte a favore dell'esercito egiziano, ma il rapporto numerico era di 10 a 1 e così nei pressi di Pelusio Pesemetjek subisce una prima grave sconfitta. Subito dopo molte città egiziane caddero, compresa Tebe; ma non era ancora finita, il faraone organizzò l'ultima resistenza a Menfi. La città resistette all'assedio per circa un anno, difesa dal giovane Faraone fino all'ultima goccia di sangue. Fu espugnata nel 525 a.C.  Cambise, impressionato del valore e dal coraggio del Faraone-ragazzo, ordinò che non venisse toccato, anzi, gli offrì di vivere con tutti gli onori che spettano a un valoroso re, in altre parole, una prigione dorata. Ma un grande re non può vivere in prigione e così si uccise con la sua stessa spada nello sgomento e nella commozione del suo popolo e dello stesso esercito nemico. Nel 525 a.C. muore all'età di 22 anni Pesemetjek: l'ultimo vero Faraone egiziano. E' la fine della millenaria gloriosa civiltà Egizia. 


 

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