giovedì 9 aprile 2015

PANEM ET CIRCENSES …La giusta formula di governo secondo i parolai del palcoscenico sansostese


È visitabile presso il Museo dei 56 comuni del Parco Nazionale del Pollino “Artemis” la mostra didattico-scientifica “TIMELINE l’alta valle dell’Esaro dall’età del Bronzo al Medioevo”, si tratta di una campionatura di reperti archeologici provenienti dal territorio di San Sosti.
Dal punto di vista scientifico, la mostra assume una straordinaria importanza poiché attesta la frequentazione ininterrotta di questa parte di territorio calabrese già a partire dal Neolitico Recente (IV-III millennio a.C.) ai giorni nostri. Ma, dal punto di vista etno-antropologico la mostra è la nostra memoria storica, le nostre radici culturali, la nostra identità; certo, non si tratta del British Museum di Londra o del Louvre di Parigi, le cui esposizioni, tuttavia, sono costituite dalle ruberie perpetrate nel corso dei secoli in “mezzo mondo”, bensì si tratta di una pur modesta ma importantissima collezione di reperti che fanno parte della nostra memoria storica, appunto, che il nostro comune ha la fortuna di ospitare. Eppure, ad oggi la è stata visitata in stragrande maggioranza da forestieri e addirittura da stranieri e i nostri compaesani? Quelli che avevano tanto “a cuore” il museo? Quelli (i signori consiglieri di minoranza) che addirittura presentarono un’interrogazione all’attuale Amministrazione sul perché non ritornavano i reperti a San Sosti? La Pro-loco? Che in una locandina addirittura si limita a scrivere “la via del vecchio carcere?” Erano solo cavolate, un modo come un altro per screditare professionisti seri, che amano stare lontani dalla luce dei riflettori (cosa invece gradita ai vari parolai) e lavorare in silenzio e con grande umiltà; un modo come un altro per  attaccare il Consiglio Comunale di cui essi stessi fanno comunque parte.
Questo è il metodo corretto per promuovere e divulgare il nostro Patrimonio Culturale? Ma la nota più dolente è l’assenza delle scuole di San Sosti…Altro mistero…! Eppure è stato di recente pubblicato il catalogo dei reperti in esposizione, già acquistato dall’Ente Parco. Le scuole? Sono fin troppo evidenti i motivi del disinteresse…
E’ vero che ultimamente sono più interessanti le favole…Più che “Paese dei balocchi” Panem et circenses, io oserei aggiungere… perché è questo il metodo di governo ideale secondo i parolai del palco scenico sansostese… E se poi vogliamo redimerci, basta solo invitare papa Francesco, visto che ormai lo abbiamo adottato e sollazzato nelle nostre cantine…


A. Martucci

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