mercoledì 12 novembre 2014

Riparte il Museo dei 56 Comuni del Parco Nazionale del Pollino "Artemis"

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Riparte con nuovo slancio il Museo dei 56 comuni del Parco Nazionale del Pollino, inizia così, una fase di studio e ricerca completamente nuova, ad incominciare dal nome, che è stato cambiato da “San Sozonte” in “Artemis” , in ricordo della divinità greca e della città enotria citata in diverse fonti antiche (Ecateo, Erodoto, Stefano di Bisanzio), com’era stato suggerito dalla compianta Silvana Luppino.La nuova fase di studio del territorio del Parco ha avuto inizio con la mostra didattico-scientifica di una campionatura di reperti provenienti dal territorio di San Sosti dal titolo “Timeline – l’alta Valle dell’Esaro dall’età del Bronzo al Medioevo”, che sarà visitabile fino al mese di Gennaio 2015.Già il lo staff della Martus Editore sta lavorando ad un nuovo progetto di ricerca che ha come oggetto di studio la fondazione di Thourioi panellenica avvenuta nel 444 per volere di Pericle e della produzione e circolazione di una nuova tipologia di ceramica fine da mensa: la ceramica a figure rosse. Il nuovo progetto, al vaglio della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, prevede lo studio, la catalogazione, la valorizzazione e la diffusione di alcuni vasi rinvenuti nel Comune di Belvedere Marittimo e attualmente conservati nei depositi del Museo Nazionale della Sibaritide.Un aspetto molto importante di questa nuova fase del museo Artemis è la convezione di collaborazione stipulata il 21 ottobre 2014 tra il Comune di San Sosti, l’Ente Parco, Martus Editore con la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.L’accordo di collaborazione prevede, appunto, lo studio ed il monitoraggio del patrimonio archeologico del Parco e l’allestimento di nuove mostre tematiche in ottemperanza alla normativa vigente ed a quanto stabilito nella convenzione. 

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