Riparte con nuovo slancio il
Museo dei 56 comuni del Parco Nazionale del Pollino, inizia così, una fase di
studio e ricerca completamente nuova, ad incominciare dal nome, che è stato
cambiato da “San Sozonte” in “Artemis” , in ricordo della divinità greca e
della città enotria citata in diverse fonti antiche (Ecateo, Erodoto, Stefano
di Bisanzio), com’era stato suggerito dalla compianta Silvana Luppino.La nuova fase di studio del
territorio del Parco ha avuto inizio con la mostra didattico-scientifica di una
campionatura di reperti provenienti dal territorio di San Sosti dal titolo “Timeline
– l’alta Valle dell’Esaro dall’età del Bronzo al Medioevo”, che sarà
visitabile fino al mese di Gennaio 2015.Già il lo staff della Martus
Editore sta lavorando ad un nuovo progetto di ricerca che ha come oggetto di
studio la fondazione di Thourioi panellenica avvenuta nel 444 per volere di
Pericle e della produzione e circolazione di una nuova tipologia di ceramica
fine da mensa: la ceramica a figure rosse. Il nuovo progetto, al vaglio della
Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, prevede lo studio, la
catalogazione, la valorizzazione e la diffusione di alcuni vasi rinvenuti nel
Comune di Belvedere Marittimo e attualmente conservati nei depositi del Museo
Nazionale della Sibaritide.Un aspetto molto importante di
questa nuova fase del museo Artemis è la convezione di collaborazione stipulata
il 21 ottobre 2014 tra il Comune di San Sosti, l’Ente Parco, Martus Editore con
la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.L’accordo di collaborazione
prevede, appunto, lo studio ed il monitoraggio del patrimonio archeologico del
Parco e l’allestimento di nuove mostre tematiche in ottemperanza alla normativa
vigente ed a quanto stabilito nella convenzione.
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