lunedì 24 novembre 2014

- Dibattito pubblico -

https://twitter.com/MartusJournal/status/536842655276490752


Curiosità - Diamo i numeri!
In un Comune come San Sosti con 1785 aventi diritto al voto, il 60,33% delle persone, ovvero 1077 votanti, hanno ripartito in ben 54 candidati i loro voti..
Il dato è veramente un'espressione politica?

sabato 15 novembre 2014

PROGETTO "E-NOMINE": A VOLTE IL TALENTO NON BASTA...!

Navigando su Facebook, oltre all'Oceano di stupidaggini, a volte, però si prende coscienza e conoscenza di cose utili, addirittura, piacevoli. E' quello che mi è capitato di recente facendo scorrere la home di questo popolarissimo "anche troppo" social". Mi sono imbattuta in un link relativo ad un gruppo che non ne immaginavo nemmeno l'esistenza: E-Nomine (dal latino, Nel Nome), con il titolo di un loro brano ancora più strano ed improbabile "Der ring der Nibelungen", presa dalla curiosità ho cliccato. Positivamente meravigliata per gli arrangiamenti, un cocktail di suoni e generi: Tecno-trance-sperimental, ma ancora di più per le voci ed i cori gregoriani rigorosamente in latino e tedesco. Tuttavia il look dei componenti (soprattutto del vocalist Chris Tentum) e le etichette delle poche raccolte finora pubblicate potrebbero trarre in inganno e fraintendere completamente il messaggio musicale; invece brani come "Der ring der Nibelungen " narra (in tedesco e latino) le imprese del giovane Sigfrido, principe del popolo Nibelungo, particolarmente caro alla tradizione culturale nordica. "Lucifer", combinazione perfetta di suoni ed immagini evocative, racconta la vicenda dell'Angelo Caduto, dalla sua cacciata dal Regno dei Cieli alla nascita del Regno infernale. Così come "Pontius Pilatus", in cui la band tedesca racconta le  vicende della Crocifissione e il ruolo di Ponzio Pilato.
Un genere musicale completamente nuovo, dunque, che non ha trovato, purtroppo il favore del pubblico che invece avrebbe meritato.  Il 28 dicembre 2007, un nuovo singolo è apparso sul sito Amazon ma a causa di problemi con il loro editore, le copie non sono mai andate in commercio, e la canzone è stata resa disponibile solo per il download.


Adelina Cauterucci

giovedì 13 novembre 2014

RINVENUTO DISCO IN BASALTO E LA SCULTURA DI UN GIAGUARO RISALENTI AL 3000 a.C. IL MISTERO DEGLI OLMECHI CONTINUA

Spesso gli Aztechi sono stati paragonati ai Romani e i Maya ai Greci. Si è anche detto che il ruolo dei Toltechi, tra i nativi americani, è simile a quello degli Etruschi in Italia. Gli Olmechi, da parte loro, fanno invece pensare ai Sumeri: come loro sconosciuti per lungo tempo, come loro precursori, come loro sepolti sotto le rovine di millenni e nascosti ai nostri occhi dalle vestigia dei popoli che sono loro succeduti. Proprio nel corso di scavi nell’antica capitale olmeca San Lorenzo Tenochtitlán, nello stato messicano di Veracruz, gli archeologi dell’Universidad Nacional Autónoma de México hanno trovato un disco di 61 centimetri di diametro, con incise due immagini che assomigliano ad artigli d’aquila, ed una scultura danneggiata che ritrae un giaguaro con le fauci aperte e le zampe anteriori incrociate. Secondo i ricercatori, i manufatti potrebbero essere appartenuti ad un notabile dell’antica città.La scoperta è stata fatta nei pressi del Palacio Rojo, la sede dei governanti della prima capitale olmeca, e secondo le prime stime dei ricercatori i due manufatti potrebbero avere più di 3 mila anni. Gli archeologi ritengono che sia possibile che in futuro vengano portati alla luce altri reperti, dato che solo il 25 per cento della superficie totale dell’intero palazzo è stato scavato.Il disco di basalto è un oggetto singolare e gli archeologi credono che l’incisione si riferisca al nome di un sovrano olmeco. “E’ stato posto all’inizio della costruzione del Palacio Rojo, tra il 1400 e il 1200 a.C.”, spiega Ann Marie Cyphers Tomic, archeologa dell’Istituto di Ricerca Antropologica dell’UNAM. Gli Aztechi furono assimilati ai Romani, i Maya ai Greci, inoltre, i Toltechi, che sono i Nativi Americani, sono stati assimilati agli Etruschi. Se vogliamo fare un altro esempio possiamo assimilare.

Robert C. Morrison

 https://www.facebook.com/MartusJournal?ref=hl

mercoledì 12 novembre 2014

Riparte il Museo dei 56 Comuni del Parco Nazionale del Pollino "Artemis"

https://www.facebook.com/pages/Museo-Artemis/280993475381131?ref=bookmarks
Riparte con nuovo slancio il Museo dei 56 comuni del Parco Nazionale del Pollino, inizia così, una fase di studio e ricerca completamente nuova, ad incominciare dal nome, che è stato cambiato da “San Sozonte” in “Artemis” , in ricordo della divinità greca e della città enotria citata in diverse fonti antiche (Ecateo, Erodoto, Stefano di Bisanzio), com’era stato suggerito dalla compianta Silvana Luppino.La nuova fase di studio del territorio del Parco ha avuto inizio con la mostra didattico-scientifica di una campionatura di reperti provenienti dal territorio di San Sosti dal titolo “Timeline – l’alta Valle dell’Esaro dall’età del Bronzo al Medioevo”, che sarà visitabile fino al mese di Gennaio 2015.Già il lo staff della Martus Editore sta lavorando ad un nuovo progetto di ricerca che ha come oggetto di studio la fondazione di Thourioi panellenica avvenuta nel 444 per volere di Pericle e della produzione e circolazione di una nuova tipologia di ceramica fine da mensa: la ceramica a figure rosse. Il nuovo progetto, al vaglio della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, prevede lo studio, la catalogazione, la valorizzazione e la diffusione di alcuni vasi rinvenuti nel Comune di Belvedere Marittimo e attualmente conservati nei depositi del Museo Nazionale della Sibaritide.Un aspetto molto importante di questa nuova fase del museo Artemis è la convezione di collaborazione stipulata il 21 ottobre 2014 tra il Comune di San Sosti, l’Ente Parco, Martus Editore con la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.L’accordo di collaborazione prevede, appunto, lo studio ed il monitoraggio del patrimonio archeologico del Parco e l’allestimento di nuove mostre tematiche in ottemperanza alla normativa vigente ed a quanto stabilito nella convenzione.